di Mirko Di Martino
con Titti Nuzzolese e Peppe Romano
regia Mirko Di Martino
aiuto regia Angela Grimaldi
produzione Teatro dell’Osso
altre info, foto e video sulla PAGINA DEL TRAM
“Non ho mai dipinto sogni. Ho dipinto la mia realtà”, ha più volte ripetuto Frida Kahlo. Il nostro spettacolo parte proprio da questa frase per raccontare un ritratto privato, autentico e doloroso, commovente e veritiero, di Frida: non la Frida icona dell’arte e della moda, ma la Frida donna, la Frida vera, la Frida messicana della prima metà del secolo. L’intensa interpretazione di Titti Nuzzolese, affiancata da Peppe Romano nella parte di Diego Rivera, disegna un ritratto di Frida lontano dall’agiografia ricorrente di “grande artista sfortunata”, di donna “innamorata del suo uomo”. Frida fu molto più di questo e, in un certo senso, molto meno: fu una donna che riuscì a imporre un’immagine pubblica diversa da quella privata, un’artista che elaborò il suo stile con lentezza e in maniera non del tutto consapevole. La drammaturgia di Mirko Di Martino, attenta ai documenti e alle testimonianze, mette in evidenza la complessa personalità di Frida, in cui convivevano idee e sentimenti contrastanti: voleva mostrarsi al pubblico come una donna libera e rivoluzionaria, ma in privato restava ingabbiata nel ruolo della moglie devota che tutto sopporta; voleva essere una pittrice affermata, ma rinunciava a proporre al pubblico le sue opere.
Il testo dello spettacolo è stato scritto rielaborando le testimonianze di Frida Kahlo, di Diego Rivera, e delle persone che li conobbero, dedicando grande spazio alle lettere di Frida, al suo diario privato, e all’autobiografia di Rivera. Ampio spazio, ovviamente, è dedicato al rapporto di Frida con Diego Rivera: i due pittori si videro per la prima volta nel 1922, quando lei era una ragazzina minuta e ribelle. Si sposarono sette anni dopo, divorziarono nel 1939, si risposarono nel 1940. Tutta la loro storia coniugale è inframmezzata da continui tradimenti e colpi di scena. Frida Kahlo morì nel 1954, poche settimane dopo aver partecipato a una manifestazione politica accanto a Diego Rivera. Dopo la sua morte il pittore scrisse: «il 13 luglio 1954 è stato il giorno più tragico della mia vita: avevo perso per sempre la mia amata Frida. Ho capito troppo tardi che la parte più bella della mia vita era il mio amore per lei». Ma nel tempo è, al contrario, rimasta famosa un frase di Frida molto diversa:
Ho subito due gravi incidenti nella mia vita… il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego Rivera.
Frida Kahlo