drammaturgia
Mirko Di Martino
con
Chiara Vitiello
Orazio Cerino
aiuto regia
Angela Grimaldi
regia
Titti Nuzzolese
Tre divertenti storie di amore malato, tre originali racconti di follia amorosa, perché “l’amore è l’esperienza più vicina alla pazzia che ci capiterà mai di provare”. Nella prima storia, due sconosciuti si ritrovano casualmente nello stesso B&B per motivi diversi: lui è stanco della vita, sua moglie lo ha lasciato e ha deciso di suicidarsi; lei è tormentata dall’amore, è una psicologa che si occupa dei problemi degli altri e che, nonostante questo, non riesce a risolvere i suoi. Entrambi hanno affittato una camera per stare soli e invece finiscono per confidarsi a vicenda i propri problemi, non immaginando che quella sera, in quel luogo sconosciuto, scopriranno una sconcertante verità. Protagonista della seconda storia è una donna appassionata di soap opera che, dopo un incontro fortuito con la star de “Il Segreto”, si convince che il personaggio che l’attore interpreta in TV sia in realtà innamorato di lei. Un po’ alla volta la donna sprofonda in un assurdo delirio che la spinge a compiere un gesto estremo. La terza storia racconta la crisi di una coppia causata dalle insicurezze di lei. Il suo dottore glie lo ha confermato: lei è affetta da un Disturbo Ossessivo Compulsivo di Relazione, ovvero dal bisogno continuo di avere risposte certe e definitive ai comuni dubbi sul proprio partner. Nonostante il loro rapporto sembri funzionare, nonostante lei sia sicura di amarlo, le sue incertezze diventano sempre più grandi. Lui è davvero l’uomo giusto per lei? E’ davvero l’uomo della sua vita? Come può esserne certa? Più passa il tempo, più le domande si fanno insistenti, e più le cose peggiorano. E se davvero lei stesse facendo il più grande errore della sua vita?
L’amore. Proviamo a spiegarlo, a viverlo, a raccontarlo, a declamarlo eppure resta uno dei misteri più grandi di questo universo. Possibile che un batticuore riesca a debilitarci più di un’influenza? Che quelle farfalle nello stomaco siano così inafferrabili? Ci hanno provato in tanti ad incastrarlo in rigide definizioni e tutti si sono arresi perché “L’amore è l’esperienza più vicina alla follia che ci capiterà mai di provare”. Un’occasione, insomma, per sentirci unici. Tre quadri. Sei vite. Divertenti storie di amore malato, situazioni in cui la follia amorosa è protagonista. Mi sono proposta di affrontare questo lavoro a testa bassa, immergendomi nelle parole e nelle sensazioni che mi hanno dato; ho cercato di conservare la “follia” reale che questo sentimento ci provoca. Ho provato ad immaginare questi personaggi nella loro quotidianità e, allo stesso tempo, di spiarli nella segretezza dei loro momenti intimi, interiori, lasciando libera la fantasia di osare e, pur conservando la tragicità dei momenti raccontati, mi sono accorta che l’amore apre delle porte segrete della nostra anima che ci meravigliano proprio per la loro sregolatezza e imprevedibilità.
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