Sabato 12 febbraio 2011, alle ore 21, quarto appuntamento con la stagione teatrale del comunale di Teora: in scena “A che servono questi quattrini?” di Armando Curcio, un classico del divertimento portato al successo dai fratelli De Filippo, che interpretarono la commedia sia a teatro che al cinema, in un film del 1942.
La commedia, questa volta, è riproposta dalla storica compagnia “Il sipario”, di Agropoli, con la regia di Massimo Pagano.
La trama vede protagonista Eduardo Parascandolo, un marchese spiantato che si aggira tra i vicoli di Napoli conducendo una vita da vagabondo, filosofeggiando intorno alla inutilità del denaro e magnificando la vita oziosa e contemplativa: il denaro non serve a niente, dice, e di conseguenza il faticoso lavoro che lo procura è inutile, anzi, la ricchezza inventata dalla fantasia può procurare gli stessi vantaggi della ricchezza reale. Questo barbone metafisico ha radunato intorno a sé un gruppetto di persone alle quali predica l’inutilità del lavoro e il disprezzo del denaro, tra le quali il giovane Vincenzino, che lascia il suo lavoro per seguire il marchese. L’annuncio di un’inattesa eredità americana cambia tutto: a Vincenzino, che è ormai riconosciuto da tutti come ricco erede , servono i quattrini? “Il danaro non ha mai dato la felicità a nessuno! Specialmente quann’è poco!”.